La domanda è: ma una apparecchiatura di lavoro, un utensile può avere un’anima?
La risposta è certamente perchè ha realizzato quello che tu hai chiesto e non ha chiesto niente in cambio. Ti è servita per i tuoi bisogni e ha tradotto il sogno di chi ti ha commissionato un lavoro. Chissà quanti segreti terrà in serbo, quante scritte sulle dorsali scalfite di numeri precisi ma da tenere ben in mente perchè allora i telefonini non erano in tasca sempre e il block notes sicuramente in ufficio.
Quante volte hai osato sulla manopola, quante volte invece sei andato dolce nel movimento? Quante volte hai premuto il bottone, quante volte l’hai lucidata, quante volte l’hai aperta e ispezionata senza chiedere permesso?
La nostra vita è appesa ai ricordi, i quali ci fanno compagnia sempre.
Tu sei lì immobile in uno spazio ben preciso e da lì nessuno ti sposterà, anche perchè sei pesante come il mondo e profondo come il mare…ma soprattutto perché nessuno di coloro che hanno premuto quei bottoni vorrà abbandonarti…
Buon weekend, amici